Pavimenti in resina e riscaldamento a pavimento
I pavimenti in resina si presentano come soluzioni sempre più quotate. Assicurano elevati livelli di personalizzazione, sono igienici, sicuri e facili da pulire. Il riscaldamento a pavimento è una soluzione molto quotata, soprattutto negli ultimi tempi. Viene implementato sempre più spesso all’interno delle case di nuova costruzione, proprio perché si rivela economico e molto efficiente. Consente di evitare l’uso di ingombranti termosifoni e permette di riscaldare gli ambienti efficacemente.
Per tutte queste ragioni, quando è possibile viene inserito in ogni stanza. In alternativa, viene utilizzato almeno in bagno. È possibile fruire contemporaneamente delle funzionalità di questo tipo di impianto e delle caratteristiche dei pavimenti in resina?
Le principali caratteristiche della resina
Come ben sapete la resina è un materiale versatile ed economico, che negli anni è stato migliorato, diventando sempre più diffuso nell’ambito residenziale. Tuttavia, ha iniziato la sua ascesa come materiale per le pavimentazioni industriali e tuttora viene utilizzato all’interno di ambienti operativi e dedicati alla produzione. Viene usato nei parcheggi, all’aperto e al chiuso, e in tantissimi ambienti sottoposti al continuo traffico di cose e/o persone.
I pavimenti in resina vengono inseriti altresì in sale caratterizzate dalla presenza di macchinari pesanti, che durante l’azione provocano una continua vibrazione delle superfici sottostanti. Tutto questo può essere riassunto in una semplice ma importante parola: resistenza.
I rivestimenti in resina sul riscaldamento a pavimento
I pavimenti in resina non temono gli impianti radianti, neanche se vengono realizzati sopra di essi. Questo è dovuto innanzitutto al fatto che la resina non viene applicata direttamente sul riscaldamento, ma bensì su una pavimentazione esistente o comunque su un sottofondo di cemento. Tra l’altro, gli odierni impianti di riscaldamento a pavimento si rivelano nettamente diversi dai primi impianti realizzati negli anni ’50.
Attualmente, il circuito viene distribuito in maniera uniforme e seguendo specifici criteri. In più, non ha bisogno di alte temperature per riscaldarsi e riscaldare l’ambiente. Infine, è importante sottolineare che la serpentina di riscaldamento viene sempre ricoperta da un getto di cemento che misura 4-6 centimetri circa. Pertanto, è più che possibile avvalersi dei pavimenti in resina quando si ha un impianto radiante.
L’importante è scegliere i pavimenti in resina giusti!
Insomma, la resina è resistente e i riscaldamenti a pavimento di oggi sono perfettamente compatibili con questo tipo di materiale. Perciò, combinare entrambe le soluzioni all’interno del medesimo ambiente è possibile. Si potrà constatare un gran risparmio iniziale, in quanto i pavimenti in resina sono molto più economici rispetto ad altre pavimentazioni, e continuare a risparmiare in futuro. Infatti, gli impianti radianti garantiscono un ottimo comfort e un costante risparmio energetico.
Tra l’altro, bisogna dire che anche la resina fa risparmiare persino con il passare del tempo. Infatti, necessita di pochissima manutenzione: basta pulirla come si deve e prestare un po’ di attenzione per mantenere la superficie bella e funzionale con il passare degli anni. Tuttavia, per avere dei pavimenti in resina resistenti ed esteticamente accattivanti, bisogna scegliere i prodotti giusti e applicarli in maniera corretta. Vi aspettiamo per proporvi la realizzazione di rivestimenti unici e impeccabili sotto ogni punto di vista.
Comments (1)
buongiorno , io vorrei posare un pavimento in resina sopra un radiante zeromax della eurotherm ( viene fresato il pavimento esistente , nel mio caso ardesia , e vengono posati i tubi direttamente nella fresatura per avere appunto ZERO spessore.
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