I diversi cicli applicativi della resina
Noi di ResinSystem Italia ci occupiamo da molto tempo della progettazione e della realizzazione di pavimenti e rivestimenti in resina, sia nell’ambito industriale che residenziale. Perciò, ci capita spesso di sentirci porre domande sui diversi cicli applicativi della resina. Ce ne sono tanti e oggi vogliamo raccontarvi qualcosa a riguardo. Partiamo dalle basi.
Cos’è la resina? Facciamo un breve ripasso
Se seguite il nostro blog o se ci siete capitati più di una volta, saprete che parliamo molto spesso della resina, sia per quanto concerne i pavimenti industriali che relativamente ad altri contesti e soluzioni. Si tratta infatti di uno dei materiali che preferiamo, proprio perché vanta notevoli caratteristiche e perché offre vantaggi che altri materiali non possono offrire.
Per chi non lo sapesse, chiaramente parliamo di un materiale sintetico, sicuro e adatto per la realizzazione di rivestimenti e pavimenti altamente versatili, duraturi e funzionali. Inizialmente, veniva utilizzato principalmente in ambito industriale, ma ad oggi è ottimo anche all’interno dei contesti abitativi. Con il tempo, la resina sintetica è stata migliorata e resa adatta per ogni tipologia di ambiente. È altamente personalizzabile e si presenta in varie tipologie, motivo per cui sono disponibili diversi cicli applicativi della resina.
La resina nel dettaglio
Questo materiale viscoso ha un aspetto molto simile a quello della resina vegetale anche se, come anticipato, si tratta di un elemento prodotto attraverso determinati processi chimici. Tuttavia, è stato rielaborato e completato grazie all’uso di particolari additivi. Questi ultimi hanno permesso di realizzare prodotti altamente efficienti e duraturi. Esistono diverse varietà di prodotti a base di resina, che vengono usati nel mondo dell’edilizia e non solo. Quando si tratta di pavimenti (industriali e non), di rivestimenti ed impermeabilizzazioni, vengono aggiunti alla resina anche alcuni leganti sintetici.
Perché usare la resina?
Prima di parlare dei vari cicli applicativi della resina, è utile dire che questo materiale è così personalizzabile da diventare elegante o più semplice, decorato o basic, lucido od opaco in base alle esigenze e preferenze. Viene usato volentieri all’interno di differenti contesti, anche perché può essere realizzato appositamente per proporre determinati effetti estetici e/o particolari specifiche tecniche. Può ad esempio presentarsi come una superficie originale e al tempo stesso antistatica, oppure decorata e contemporaneamente antiscivolo.
Negli anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, portandoci a poter utilizzare la resina decorativa e a realizzare pavimenti dotati di decorazioni in 3D. Oltre a questo, abbiamo sempre a disposizione un materiale che consente di creare pavimenti belli, duraturi, atossici, facili da pulire ed altamente igienici.
Tutti questi fattori si trasformano in pregi ed in vantaggi, nonché in valide ragioni per usare la resina. Chiaramente, trattandosi di differenti prodotti a base di resina, che consentono di ottenere risultati diversificati tra loro, anche i cicli applicativi della resina possono essere vari e distinguersi l’uno dall’altro.
L’applicazione della resina
Al primo impatto è facile pensare che l’applicazione della resina non sia poi così complessa. Infatti, questo è vero. Tuttavia, in ambito edilizio esistono non solo prodotti differenti, ma anche tecniche e strumentazioni differenti, che consentono di realizzare lavori professionali ed offrire una resa eccellente. Proprio per questi motivi, quando si desidera un lavoro impeccabile è necessario lasciare da parte il fai-da-te e considerare il supporto di un professionista.
Quest’ultimo saprà come soddisfare le specifiche esigenze e preferenze, ma anche quali prodotti specifici consigliare per il contesto in questione. Saprà ovviamente quali cicli applicativi della resina prediligere e come comportarsi in ogni fase. In questa eventualità, l’applicazione del prodotto scelto risulterà più complessa, ma i risultati saranno a dir poco unici.
Cos’è esattamente un ciclo applicativo?
Quando si usa la denominazione “ciclo applicativo”, si parla del processo di posa del prodotto in questione, che in questo caso è la resina. Alcune normative UNI ci propongono una serie di linee guida a riguardo, che vanno a identificare quella che può essere definita la corretta applicazione dei rivestimenti resinosi. Le norme UNI forniscono inoltre tutte le informazioni essenziali per poter eseguire un lavoro a regola d’arte.
Esistono diversi cicli applicativi, ognuno adatto ad un differente tipo di rivestimento resinoso. Ogni ciclo comprende una diversa modalità di preparazione del supporto, nonché le varie fasi di applicazione. Queste ultime potranno aumentare e diminuire in base alla tipologia di prodotto da usare e di rivestimento da creare. Sostanzialmente, però, ogni ciclo è suddiviso in tre fasi principali:
- preparazione del supporto o sottofondo,
- stesura della resina,
- realizzazione di un trattamento protettivo finale con vernici traspiranti resistenti e/o finitura.
Le differenze tra i vari cicli applicativi della resina
I cicli applicativi possono variare in base ai fattori precedentemente elencati e, conseguentemente, possono richiedere più o meno tempo per la preparazione, la realizzazione del rivestimento e i tempi di essiccamento dello stesso.
In genere, oltre al tipo di resina usata, possono cambiare il numero di strati resinosi applicati e le finiture da eseguire. Con questi presupposti, andiamo a vedere alcuni dei più comuni cicli applicativi della resina.
I rivestimenti incorporati
Quando si tratta dell’applicazione dei rivestimenti incorporati, ovvero dei pavimenti resinosi che vengono assorbiti dal supporto senza formare uno strato superficiale indipendente, il ciclo è breve e semplice. In pratica, dopo la preparazione del supporto attraverso la carteggiatura, si applica un unico prodotto usando appositi rulli o spray. In questo modo il prodotto resinoso potrà penetrare nel supporto (generalmente di cemento) con estrema facilità.
Tra i più comuni rivestimenti incorporati troviamo sicuramente il trattamento antipolvere. In base al tipo di prodotto usato verranno applicati uno o più strati di resina.
L’applicazione delle pavimentazioni in resina
Quando si tratta di pavimenti o rivestimenti veri e propri, il ciclo applicativo è molto più lungo e complesso. Infatti, tra le varie soluzioni troviamo sistemi resinosi di differente spessore.
In base allo spessore richiesto, al supporto sottostante e al tipo di risultato desiderato, si andranno a decidere i metodi di preparazione del prodotto, le tecniche di applicazione (rullo, spray, macchinari appositi, etc.) e il numero di strati necessari. Tra questi sistemi, che prevedono cicli applicativi della resina più lunghi rispetto ai sistemi incorporati, troviamo i sistemi multistrato e i film pellicolari sottili. Questi si presentano decisamente come le soluzioni più diffuse.
I pavimenti multistrato
Solitamente i pavimenti multistrato sono colorati e prevedono l’applicazione di strati di uno o più prodotti resinosi, intervallati da spolveri di quarzo a saturazione. In genere si parla di uno spessore che varia tra 0,8 e 2,5 mm.
Il ciclo applicativo comincia con la sabbiatura o la pallinatura meccanica del supporto, e prosegue con l’applicazione dei prodotti tramite un rullo oppure delle apposite spatole. Il processo termina con la finitura della superficie. In totale, il ciclo applicativo può durare dalle 8 alle 24 ore.
I film pellicolari sottili
Proprio come dice il nome, in questo caso si ha a che fare con pellicole molto sottili. In questo caso, vengono messi in atto dei cicli applicativi della resina che permettono di formare un lieve strato trasparente o colorato. Queste superfici hanno uno spessore tra 0,250 e 0,400 mm.
Il ciclo di applicazione di base prevede una prima levigatura del sottofondo e la successiva stesura di due o più strati di resina, che andranno a formare la pellicola. Si possono usare uno o due prodotti differenti, da applicare grazie alle funzionalità di un apposito rullo.
Altre tipologie di pavimenti in resina e relativi cicli di applicazione
Tra gli altri rivestimenti resinosi più usati per la realizzazione di pavimenti troviamo inoltre i sistemi autolivellanti, che si presentano come superfici molto omogenee. Vantano spessori più consistenti di quelli che abbiamo visto finora (tra 1,5 e 4,0 mm) e sono accompagnati da un’applicazione un po’ più complessa rispetto alle altre.
Nello specifico si prepara il supporto tramite il processo di pallinatura. In seguito, si procede alla stesura della resina. Solitamente, in questa fase si utilizzano prima una spatola e poi un rullo frangi-bolle.
Le superfici autolivellanti si presentano come ottimi pavimenti industriali ma anche residenziali, adatti persino a locali commerciali, studi medici e industrie di vario genere. Questa superficie risulta molto resistente all’usura e all’aggressione chimica, e vanta ottime caratteristiche da un punto di vista estetico.
Tra le altre tipologie di rivestimenti resinosi, che propongono interessanti specifiche tecniche e particolari cicli applicativi, troviamo quelli costituiti da malta resinosa, i sistemi antistatici e i sistemi conduttivi. Infine, ci sono le pavimentazioni caratterizzate dalla presenza di decorazioni, che ovviamente richiedono più attenzione e alcune aggiuntive fasi di realizzazione.
È il momento di avvalersi di un bel pavimento industriale in resina?
Che si tratti della vostra azienda, del vostro negozio o della vostra casa, ogni tanto è necessario cambiare o ripristinare i pavimenti esistenti. Non è vero? Grazie alle nostre sedi in Italia, noi di ResinSystem Italia S.R.L. possiamo eseguire lavori su tutto il territorio nazionale.
Ci occupiamo della progettazione e della realizzazione di pavimentazioni di qualità: potremo proporvi le migliori soluzioni e usare prodotti capaci di garantire risultati eccellenti. Potrete contare su varie tipologie di realizzazioni e di cicli applicativi della resina idonei sia per gli edifici industriali che civili. Faremo del nostro meglio per soddisfare ogni singola esigenza e preferenza.